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l'acqua merce o diritto?

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strattallada
CAT_IMG Posted on 4/12/2008, 22:47




sapete che in italia questo agosto è passato un articolo il 23 bis che rende l'acqua una merce non più un diritto?
sapete cosa sono le guerre dell'acqua in bolivia e in venezuela?
al punto che dopo la privatizzazione dell'acqua in qst paesi si è giunti a imporre nella carta costituzionale il diritto all'acqua.

in italia le multinazionali decideranno la distribuzione e il prezzo...di un bene del quale non si può fare a meno come l'aria.

se ne parla?
 
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strattallada
CAT_IMG Posted on 5/12/2008, 13:46




l’articolo 23bis del famigerato decreto legge 133 (quello coni provvedimenti sulla scuola)approvato dal parlamento con il voto di fiducia il 6 agosto 2008 stabilisce per legge che l'acqua è una merce.
La privatizzazione dell’Acqua toglierà dalle mani della pubblica amministrazione il controllo e la responsabilità della qualità e dei costi, trasformando una volta di più i cittadini in consumatori.
La legge approvata ad agosto, nel silenzio dei media e con gli italiani in vacanza, non ha acceso gli animi dell’opposizione all'ombra di se stessa.
in sud america c’è chi è morto per difendere il diritto all’acqua bene comune
Ma vi siete resi conto che l’acqua in bottiglia presa al bar costa piu’ della benzina ?
Benzina consumata,aria inquinata per trasportare la tua bottiglietta da chissà dove .
Le guerre per l’acqua rappresentano uno dei più drammatici problemi del nostro XXI secolo
già oggi ben 2 miliardi di esseri umani NON hanno accesso all’acqua potabile: bevono l’acqua inquinata dei fiumi ecc. Muoiono giovani.Ma questo non fa parte dell’interesse dei media nei nostri confronti.
1 kg di grano costano 1.300 litri d’acqua; 1 kg di riso fino a 3400 litri; 1 skirt di cotone 2.400 litri; 1 kg di manzo 15mila litri; 1 uovo 600 litri; 1 tazzina di caffè 140 litri; un paio di jeans 11mila litri; un’auto 400mila litri. Sulla base di questi calcoli si è misurato il valore dei nostri ambienti. Un italiano o un americano vivono con 4mila metri cubi d’acqua l’anno, un cinese con 700, un iraniano con 1.700″, ecc. e, per colpa dell’inquinamento, non tutta l’acqua impiegata viene recuperata al termine del ciclo naturale… il problema dell’acqua è anche questo.Non ha alcun senso comprare quella in bottiglia, che non viene controllata per anni ed è complice di un ciclo inquinante che produce plastica, spreco e consumo a-critico. Non ci sono scusanti per continuare a comprare l’acqua in bottiglia. Ricordo che siamo la nazione che consuma più acqua in bottiglia al mondo. Le amministrazioni comunale dovrebbero battersi per diffondere l’uso dell’acqua pubblica che garantisce maggiori controlli rispetto a qualsiasi multinazionale.
ma se la privatizzazione non si contesta scegliere di comprarla non sarà più una scelta stupida..sarà un obbligo. perchè se senza un paio di jeans puoi sopravvivere senza acqua.crepi.
una merce cui nessuno può rinunciare.
tanto vale emigriamo su marte.
 
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• Daniel •
CAT_IMG Posted on 5/12/2008, 13:55




ogni volta mi stupisci! cioè! Sono cose vere di cui si deve fare attenzione! Brava!^^
 
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strattallada
CAT_IMG Posted on 5/12/2008, 14:37




grazie daniel. mi fa piacere che l'argomento ti abbia toccato.di solito se non se ne parla in tv la gente sente di poter ignorare anche ciò che accade nella sua città.
sono certa che il problema come questo della provatizzazione dell'acqua( che cessa per legge di essere un bene di proprietà della comunità, ma merce)sia da attribuire alla disinformazione diffusa.
paradossalmete si conoscono i dettagli della vita privata di pseudo vip ma non si sa neppure perchè i nostri soldati siano in afganistam.
Non lo si sa neppure inquadrare nella carta geofrafica.
neppure le madri che hanno figli in missione di guerra in quel paese...
ci si appassiona al superfluo e si ignora ciò che ci riguarda da vicino.
come si fa a non interrogarsi sulla privatizzazione di un DIRITTO?
l'acqua non è ancora stata riconosciuta nella carta dei diritti umani( ammesso che al si rispetti)
senza acqua non c'è vita!
non può essere una merce che puoi decidere di non acquistare.
come si fa a legiferare in questo modo?
ma che politici abbiamo eletto( trasversalmente!)
e che informazione abbiamo?
queste notizie devo andarmele a cercare in rete per evitare che mi facciano morire di sete?
 
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hollies
CAT_IMG Posted on 8/12/2008, 17:51




E' un gran bel problema, come del resto tutti i problemi associati all'ambiente.
Finchè non staremo più attenti le cose andranno solo peggiorando.. ma pochi si prendono la 'briga' di risparmiare o agire con il senno di poi.
Quando ci ritroveremo anche in Europa a batterci per l'acqua, li saranno questioni amare.
 
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strattallada
CAT_IMG Posted on 8/12/2008, 19:25




si ma hollies tu appartieni ad una regione che in qst senso può ritenersi fuori da qst logiche.
Il bellissimo trentino costruisce case secondo nuovi soluzioni ecocompatibili.Come nella vcinia germania pannelli solari sono un dictat.dimostrando grande attenzione nella salvaguardia dell'ambiente.
io penso ad esempio lo spreco di avere acqua potabile per gli sciacquoni e per lavare la macchina.salvo poi ridepurarla per riutilizzarla per qst servizi. nessuno che "imponga "un sistema che utilizzi invece l'acqua piovana.

in ogni caso l'acqua non dovrebbe essere per legge mercificata come un qualsiasi prodotto, piuttosto che venire gestito dalle amministrazioni a favore dell'intera comunità.

qst classe politica dimostra di non avere a cuore l'interesse del cittadino.
 
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strattallada
CAT_IMG Posted on 31/3/2009, 11:25




imageL’acqua in bottiglia ha un costo molto più alto di quella che esce dal rubinetto, indicativamente 0,5 millesimi di euro al litro contro i 50 centesimi di euro al litro di quella in bottiglia.
I costi dell’acqua in bottiglia sono soprattutto
90% all’imballaggio (cioè la bottiglia firmata dagli stilisti di grido), al trasporto (senza contare i costi ambientali: quanto inquinano i Tir che viaggiano da nord a sud pieni di acque minerali?),
al costo del lavoro ed alla pubblicità.
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gli italiani sono i più grandi consumatori di acqua in bottiglia: nel 2007, ci dicono da Legambiente e dalla rivista Altreconomia, ne hanno consumata ben 12,4 miliardi di litri, vale a dire 196 litri procapite all’anno, portando il nostro paese al terzo posto della classifica mondiale per questa tipologia di consumi dopo gli Emirati Arabi (260 litri/anno procapite) e il Messico (205 litri/anno procapite). Un record ed un volume di affari considerevole: pensate che ci sono in Italia ben 192 fonti e 321 marche e il business nel 2007 di questo prodotto ha raggiunto la cifra di 2,25 miliardi di euro.
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Ma chissà quanto business si farà ancora dopo che il ministro Tremonti ha ottenuto (con decreto legge n. 112, articolo 23bis) che la gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell’economia capitalistica.
In sostanza il Governo Berlusconi ha sancito che in Italia l’acqua non sarà più un bene comune pubblico ma una merce e quindi sarà gestita dalle multinazionali del settore, le stesse che già possiedono l’acqua minerale.

Ed i problemi sono già venuti fuori: l’esempio più eclatante è quello di Latina dove la multinazionale francese Veolia ha deciso di aumentare le bollette del 300% . E se si protesta vengono staccati i contatori.

A questo punto il semplice cittadino può salvaguardare la risorsa acqua solo superando le diffidenze usando l’acqua del rubinetto in quanto nella maggior parte dei casi è buona, è controllata, più economica, sicura, non inquina. Anche perché l’acqua che sgorga dalla terra non è una merce, è un diritto fondamentale umano e nessuno può approfittarsene per trarne illecito profitto.
E non dimentichiamoci che<b> l’essere umano è fatto per il 70% di acqua e che quindi il nostro attuale Governo è come se stesse vendendo il nostro corpo al miglior offerente. A quando la privatizzazione dell’aria?image
 
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