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- Auguri e libri - Rubrica di Aldo Busi, Amici di Maria De Filippi Lunedì 19 Dicembre 2005

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Amici
icon11  CAT_IMG Posted on 21/12/2005, 13:36




Chi dice donna dice danno?’ chiede Busi a una spettatrice che non condivide…; lo scrittore vuol giocare con le rime e allora afferma: - e chi dice uomo? Dice duomo?…- il duomo in questo caso è inteso come potere e Busi, sottintendendo come il potere sia sempre stato e continua a essere appannaggio degli uomini, attacca il potere politico e la sua cultura che, salvo rare eccezioni, non è mai al servizio della comunità bensì a quello di sè stesso e al mantenimento dello ‘status’e dei privilegi che da esso derivano; - leggere i libri – continua Busi – ti offre una cultura che non porta al vero potere, bensì a quello su te stesso…, ti apre la mente alla comprensione alle realtà sociali in cui vivi, ti apre gli occhi…-
Nell’ultima puntata dell’anno (con Busi ci rivedremo infatti a gennaio), lo scrittore presenta un nuovo libro: ‘In fuga’ della scrittrice canadese Alice Munro, un libro di racconti che narra di vita quotidiana, di incontri e di tutti quei ‘piccoli’ episodi che la compongono, ma che definire ‘minimalista’ non è esatto…;


Busi afferma che dietro l’apparenza descrittiva e fredda dei racconti della Munro, si cela in realtà una crudeltà paragonabile a quella descritta nei romanzi di Edgar Allan Poe…; lo scrittore cita uno dei racconti contenuti nel libro in cui una madre, dopo aver allevato la figlia da sola, perde le tracce di quest’ultima che all’età di vent’anni va via di casa per fare parte di una delle tante sette…; la madre si reca là dove spera di ritrovarla ma le viene detto che la figlia non c’è più e non si sa dove sia…; inizia così una lunga ricerca che dura anni, ricerca descritta con uno stile molto interessante, in cui si saltano lunghi periodi di tempo e si descrivono episodi inediti come fossero stati già raccontati…; la madre comincia così lentamente ad elaborare un pensiero ‘di lutto’ nei confronti della figlia scomparsa nel nulla e lo scrittore ci riconduce agli svariati episodi del genere che anche nel nostro paese hanno segnato la vita delle famiglie coinvolte in questi drammi, nei quali molti giovani sono stati plagiati sia a livello mentale che materiale, laddove per materiale si intende sia il fattore economico che quello sessuale…
Tornando al libro, la madre, barcamenandosi tra pensieri luttuosi e quelli non molto più ‘allegri’, di pensarla e saperla felice lontana da lei, finalmente ritrova la figlia in un luogo sperduto del mondo, con cinque figli a sua volta…; Busi arresta il suo racconto allorché madre e figlia sono ormai separate ‘solo da qualche metro di asfalto’, e si arresta non tanto per non svelare il prosieguo del racconto, quanto per permettere a ognuno di elaborare un proprio pensiero sull’argomento dell’abbandono e la scomparsa nel nulla di un proprio caro, di una persona vicina che decida di tagliare completamente i ponti…; un evento che non si augura a nessuno ma che potrebbe capitare a chiunque…


Il finale di puntata è ancora dedicato a Zsà Zsà Gabor e al suo ‘pratico manuale’…; lo scrittore ne cita un passo in cui la Gabor afferma che amore e matrimonio sono due ‘animali’ ben distinti e che solo una fortuna sfacciata può regalare a due esseri umani un matrimonio in cui convivano e resistano negli anni, oltre agli aspetti formali e affettivi dell’unione, anche quelli legati alla passione vera e propria…
Busi si congeda così per la sosta natalizia e ci da appuntamento per il prossimo anno, ma prima ringrazia Maria De Filippi e Maurizio Costanzo per aver permesso e voluto questa iniezione di cultura ‘per la gente’, che ormai da due anni caratterizza i pomeriggi del sabato e critica il ‘black out’ totale che la stampa ha adottato nei confronti di questo programma, fatta eccezione per qualche riga in cui si criticava lo scrittore per essersi ‘vestito da donna’ nella sua ‘citazione’ di Zsà Zsà Gabor, citazione che Busi rivendica appieno facendo l’esempio della metamorfosi kafkiana…; e allora via con Zsà Zsà ‘Busòr’ e i suoi fidi ‘sventolatori’; finale con gli auguri di Busi che auspica affetto, simpatia e un sorriso per tutti e invita gli uomini e le donne a non a essere più buoni solo a Natale, ma a essere meno cattivi durante tutto il resto dell’anno…

di Robi C
 
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